venerdì 19 giugno 2009

Rifiuti zero

L'esempio di Capannori (Lucca) che punta al riciclo totale dei suoi rifiuti entro il 2020


domenica 14 giugno 2009

The New York Highline


Nel maggio 2003, James Corner Field Operations e Diller Scofidio + Renfro hanno completato con team di 36 paesi diversi la riconversione della New York City High Line: questa si sviluppava su una strada sopraelevata sorretta da una struttura in acciaio e dopo aver perso la sua iniziale funzione è stato deciso di recuperarla trasformandola in un parco pubblico.
Per incentivare la frequentazione di questo percorso sono state pensate diverse caratteristiche attrattive: dal particolare dettaglio della pavimentazione e dell'arredo (si vedano ad esempio le panchine scorrevoli sui preesistenti binari ferroviari) ai punti strategici per osservazioni panoramiche della città.


Oltre a questo è stato studiato un particolare sistema di illuminazione in grado di creare un ambiente confortevole, autonomo e non in conflitto con le luci della città sottostante e circostante.
Come già abbiamo assistito in riqualificazioni di ferrovie o zone industriali in altre città del mondo, anche qua si è dato importanza ad intervenire lasciando in mostra le tracce della passata funzione di questa strada sopraelevata: i binari ferroviari sono rimasti presenti nel percorso e integrati con l'arredo urbano, in alcuni punti sono presenti ancora tratti di pavimentazione o parapetto originari.




Fonte: Archdaily

venerdì 12 giugno 2009

Il giardino segreto di Blackburn


Questo progetto è stato realizzato dal londinese Studio Wave in collaborazione con gli architetti paesaggisti MESH Partnership ed è risultato vincitore del concorso per uno spazio pubblico nel centro di Blackburn.
La proposta vincente è stata quella di creare un Giardino Segreto in un sito in disuso situata dietro il centro commerciale di Blackburn: questo spazio ha caratteristiche che lo rendono difficile da sfruttare come luogo civico e di fatto l'idea di Studio Wave è stata quella di creare un'area verde racchiusa nel perimetro di edifici esistenti.
Le caratteristiche di questo giardino non sono quelle di un luogo naturalistico completamente distaccato dalla città ma anzi, quelle di uno spazio verde che nasce dalla continuazione delle forme urbane.
L'originalità del progetto sta anche nella sua presentazione: il disegno del giardino è descritto da una sorta di narrazione basata su “Il vetro di Claude”, uno specchio del 18esimo secolo usato da artisti e turisti per catturare vedute pittoresche.
In questo specchio il ragazzo vede la magnificenza di un giardino segreto tutto da scoprire, con molte specie diverse di alberi e aree dedicate al tempo libero: tutto questo è descritto nelle diverse parte della narrazione e nelle particolari immagini che descrivono forme e colori del parco e i suoi rapporti con l'intorno.





Per approfondire vi rimando a Bluster

giovedì 11 giugno 2009

Dall'aria all'acqua


Il progetto di questo edificio a forma di goccia d'acqua è studiato per potere ricavare acqua pulita mediante trattamento dell' aria, utilizzando energia solare.
La sua facciata è per gran parte ricoperta da pannelli solari in grado di lasciar filtrare la luce, e in parte costituita da strati di lattice per favorire una miglior ventilazione.
La tecnologia per "trasformare" l'aria in acqua si chiama TeexMicron e permette di sfruttare la condensazione dell'umidità nell'aria mediante un sistema a ciclio continuo.
Un'alta percentuale di acqua utilizzabile nei vari locali proverrà inoltre dalla raccolta e depurazione di acqua piovana.
All'interno dell'edificio sono previste le funzioni acquario, ristorante, palestra, SPA e centro congressi, ed ognuna di queste dipenderà quasi completamente dalle energie rinnovabili sfruttate dall'edificio.


Per maggiori informazioni: http://deurrutia.blogspot.com/

mercoledì 10 giugno 2009

La rivincita del legno

E' un materiale resistente quanto l'acciaio, biodegradabile, capace di sopportare terremoti e incendi. Comodo da lavorare come la plastica, resiste per millenni immerso nell'acqua e può essere trasformato in nuovi materiali. Si può piegare come il ferro, ma può tornare alla forma di partenza senza perdere elasticità... [...]
In un'epoca così attenta all'ecologia e al risparmio, nulla è meglio del legno: il più antico dei materiali da costruzione e, allo stesso tempo, quello maggiormente proiettato nel futuro.
“Definire il legno come un unico materiale è un errore” avverte Marco Fioravanti, docente di struttura e caratteristiche del legno all'Università di Firenze. “Le sue varietà sono migliaia (l'uomo ne utilizza circa 150) e altrettante sono le sue caratteristiche: ci sono legni rigidi, pieghevoli, ultraresistenti...”.
Affinata negli anni, l'architettura del legno è diventata sempre più complessa e sofisticata: e ancora oggi se ne usano le strutture base come la capriata. Nata nei primi secoli dopo Cristo nell'arte Paleocristiana, permette di costruire tetti senza imprimere spinte laterali alle pareti, totalmente assorbite dalla catena: così si chiama la “trave” orizzontale sopra la quale pende il “monaco”, l'elemento che tira verso il basso i puntoni sui quali si regge il tetto vero e proprio. [...]

La tecnologia lamellare permette di creare travi su misura, senza il vincolo della ricerca del tronco giusto, si sega il legno a formare assi dello spessore voluto, poi incollate con resine polimeriche.
Il risultato finale è un materiale strutturale con una resistenza paragonabile a quella dell'acciaio ma col vantaggio del minor peso: un metro cubo di legno lamellare pesa meno di 500 Kg, uno di acciaio oltre 7.500 Kg. Senza contare la sua importanza nelle sale da concerto, per la sua straordinaria capacità di assorbire i suoni eliminando i fastidiosi “riflessi” delle pareti.
Altra caratteristica sorprendente del legno è la sua resistenza al fuoco [...] “Indubbiamente il legno brucia. Ma una casa in legno, bruciata, resta in piedi: una con le travi in acciaio, colpita da un incendio, cede di schianto quando l'acciaio raggiunge una temperatura tale da provocarne non la liquefazione, ma la perdita della capacità portante. [...]

In Italia, il Cnr ha creato a Trento un istituto che si occupa della valorizzazione del legno e delle specie arboree, l'Ivalsa (www.ivalsa.cnr.it). Qui si effettuano in laboratorio prove di resistenza all'acqua e al fuoco. E proprio qui è nato l'esperimento, poi realizzato in Giappone, di costruire una casa interamente in legno capace di resistere a un terremoto di magnitudo 7,2. [...]
Quando le caratteristiche di un legno non soddisfano tutti i requisiti desiderati, l'uomo ha imparato ad assemblarne di differenti, creando proprio con il legno i primi “nuovi materiali” a partire dalla fine dell'800. E' il caso del compensato, realizzato ricavando fogli sottili di legno (abete, betulla, pioppo...) e incrociandone le fibre: così le sue caratteristiche meccaniche (come la resistenza) non si trasmettono più in una sola direzione (quella delle fibre, nel senso di crescita del tronco) ma vengono “compensate” ortogonalmente. O il truciolato, usato nell'industria dei mobili di oggi, derivante da scarti di lavorazione tenuti insieme da colle e, a volte, “nobiliati” da sottili pannelli di legno pregiato o plastica. O ancora la faesite (detta anche masonite) costituita da pannelli di truciolato pressati e incollati a strati, e il paniforte, fatto di due strati sottili di legno pregiato che chiudono “a sandwich” listelli incollati di legno più resistente.
Ma l'inventiva dei ricercatori non finisce qui. Si va dal legno armato per costruzioni [...] a quello liquido [...]: è una bioplastica derivata da lignina, cellulosa ed emicellulosa, mescolate con fibre di lino o canapa e con l'aggiunta di cera naturale, danno origine a un materiale granulare che può essere fuso e colato in stampi per realizzare giocattoli. [...]

Insomma, dal legno derivano non uno, ma tantissimi materiali tecnologici ed ecologici. Ma se per ottenerli si tagliano alberi, come si fa ad eliminare l'impatto ambientale?!
Scegliendo legname da foreste ecosostenibili: nelle quali, cioè, il taglio degli alberi è compensato da maggiore piantumazione. [...]
Bisogna fare attenzione a non incentivare il commercio delle specie vietate [...], oppure scegliere il legname derivante... da altro legname.
Come ha fatto il mantovano Mauro Saviola, imprenditore che ricicla cassette di frutta, bobine di cavi e vecchi mobili producendo pannelli truciolari.




Tratto dall'articolo “La rivincita del legno” di Carlo Dagradi, su Focus di Giugno 2009.

domenica 7 giugno 2009

Grafici per l'ambiente

Non solo l'architettura affronta sempre più i problemi derivanti da determinati impatti ambientali: tutta la nostra società si sta, anche se forse ancora troppo lentamente, sensibilizzando.
Il sito good50x70 ha affrontato anche quest'anno il problema, proponendo un concorso per grafici col fine di evidenziare alcuni problemi sociali e ambientali.
Vi propongo alcuni poster giudicati tra i migliori nelle categorie "riscaldamento globale" e "scarsità d'acqua".


Water scarcity:









Global Warming:






sabato 6 giugno 2009

Pyramid farm per il futuro


Tra i numerosi progetti che si vanno affermando ultimamente sulla tematica di Vertical Farm (Fattoria Verticale) degno di nota è anche la visionaria e futuristica Piramide pensata da Eric Ellingsen e Dickson Despommier.
Il progetto si basa sull'idea che nel prossimo futuro ogni città necessiterà di diverse Vertical Farm per affrontare il problema della crescente richiesta di risorse a causa del continuo aumento di popolazione a cui stiamo assistendo: nel momento in cui il suolo destinato all'agricoltura o all'allevamento non basterà per soddisfare tutti i nostri bisogni allora solo degli edifici elevati in altezza potrebbero fornire gli spazi adeguati.
Ovviamente la grande sfida è quella di misurarsi con le tematiche di sostenibilità e di integrazione urbanistico-sociale di queste nuove tipologie funzionali con il resto della città.

In particolare, il progetto di questa Pyramid Farm prevede innovativi sistemi di riscaldamento e riciclo dell'acqua (che prevedere la trasformazione di liquami in acqua depurata), ed è studiata per garantire notevoli risparmi: si userà il 10% dell'acqua e il 5% di spazio rispetto ai comuni terreni agricoli.


Fonte Inhabitat

martedì 2 giugno 2009

YouImpact


Vi segnalo una "versione sostenibile" di Youtube, si chiama YouImpact e lo stesso sito si descrive così:

YouImpact è la nuova piattaforma di sharing nata per creare una community che diffonda la cultura della sostenibilità e dell'ecologia in modo non convenzionale, frizzante, dinamico e perché no anche ironico.
Uno spazio dedicato alla creatività e all'inventiva, per esprimersi su temi ambientali con immagini, video e file audio.
Per ogni contenuto inviato, con Impatto Zero® saranno creati nuovi metri quadrati di foresta.

YouImpact ha ancora bisogno di decollare ma anche per questo conviene iniziare a dargli un'occhiata.
Unico sconveniente: implementare i suoi video nel blog ha la scomodità di non poter regolare l'avvio del filmato che, appunto, si avvia in automatico una volta aperta la pagina, e crea un po' di confusione.