mercoledì 10 giugno 2009

La rivincita del legno

E' un materiale resistente quanto l'acciaio, biodegradabile, capace di sopportare terremoti e incendi. Comodo da lavorare come la plastica, resiste per millenni immerso nell'acqua e può essere trasformato in nuovi materiali. Si può piegare come il ferro, ma può tornare alla forma di partenza senza perdere elasticità... [...]
In un'epoca così attenta all'ecologia e al risparmio, nulla è meglio del legno: il più antico dei materiali da costruzione e, allo stesso tempo, quello maggiormente proiettato nel futuro.
“Definire il legno come un unico materiale è un errore” avverte Marco Fioravanti, docente di struttura e caratteristiche del legno all'Università di Firenze. “Le sue varietà sono migliaia (l'uomo ne utilizza circa 150) e altrettante sono le sue caratteristiche: ci sono legni rigidi, pieghevoli, ultraresistenti...”.
Affinata negli anni, l'architettura del legno è diventata sempre più complessa e sofisticata: e ancora oggi se ne usano le strutture base come la capriata. Nata nei primi secoli dopo Cristo nell'arte Paleocristiana, permette di costruire tetti senza imprimere spinte laterali alle pareti, totalmente assorbite dalla catena: così si chiama la “trave” orizzontale sopra la quale pende il “monaco”, l'elemento che tira verso il basso i puntoni sui quali si regge il tetto vero e proprio. [...]

La tecnologia lamellare permette di creare travi su misura, senza il vincolo della ricerca del tronco giusto, si sega il legno a formare assi dello spessore voluto, poi incollate con resine polimeriche.
Il risultato finale è un materiale strutturale con una resistenza paragonabile a quella dell'acciaio ma col vantaggio del minor peso: un metro cubo di legno lamellare pesa meno di 500 Kg, uno di acciaio oltre 7.500 Kg. Senza contare la sua importanza nelle sale da concerto, per la sua straordinaria capacità di assorbire i suoni eliminando i fastidiosi “riflessi” delle pareti.
Altra caratteristica sorprendente del legno è la sua resistenza al fuoco [...] “Indubbiamente il legno brucia. Ma una casa in legno, bruciata, resta in piedi: una con le travi in acciaio, colpita da un incendio, cede di schianto quando l'acciaio raggiunge una temperatura tale da provocarne non la liquefazione, ma la perdita della capacità portante. [...]

In Italia, il Cnr ha creato a Trento un istituto che si occupa della valorizzazione del legno e delle specie arboree, l'Ivalsa (www.ivalsa.cnr.it). Qui si effettuano in laboratorio prove di resistenza all'acqua e al fuoco. E proprio qui è nato l'esperimento, poi realizzato in Giappone, di costruire una casa interamente in legno capace di resistere a un terremoto di magnitudo 7,2. [...]
Quando le caratteristiche di un legno non soddisfano tutti i requisiti desiderati, l'uomo ha imparato ad assemblarne di differenti, creando proprio con il legno i primi “nuovi materiali” a partire dalla fine dell'800. E' il caso del compensato, realizzato ricavando fogli sottili di legno (abete, betulla, pioppo...) e incrociandone le fibre: così le sue caratteristiche meccaniche (come la resistenza) non si trasmettono più in una sola direzione (quella delle fibre, nel senso di crescita del tronco) ma vengono “compensate” ortogonalmente. O il truciolato, usato nell'industria dei mobili di oggi, derivante da scarti di lavorazione tenuti insieme da colle e, a volte, “nobiliati” da sottili pannelli di legno pregiato o plastica. O ancora la faesite (detta anche masonite) costituita da pannelli di truciolato pressati e incollati a strati, e il paniforte, fatto di due strati sottili di legno pregiato che chiudono “a sandwich” listelli incollati di legno più resistente.
Ma l'inventiva dei ricercatori non finisce qui. Si va dal legno armato per costruzioni [...] a quello liquido [...]: è una bioplastica derivata da lignina, cellulosa ed emicellulosa, mescolate con fibre di lino o canapa e con l'aggiunta di cera naturale, danno origine a un materiale granulare che può essere fuso e colato in stampi per realizzare giocattoli. [...]

Insomma, dal legno derivano non uno, ma tantissimi materiali tecnologici ed ecologici. Ma se per ottenerli si tagliano alberi, come si fa ad eliminare l'impatto ambientale?!
Scegliendo legname da foreste ecosostenibili: nelle quali, cioè, il taglio degli alberi è compensato da maggiore piantumazione. [...]
Bisogna fare attenzione a non incentivare il commercio delle specie vietate [...], oppure scegliere il legname derivante... da altro legname.
Come ha fatto il mantovano Mauro Saviola, imprenditore che ricicla cassette di frutta, bobine di cavi e vecchi mobili producendo pannelli truciolari.




Tratto dall'articolo “La rivincita del legno” di Carlo Dagradi, su Focus di Giugno 2009.

Nessun commento:

Posta un commento